Cosa sono gli ISO?

Per poter far salire di livello la propria abilità con la macchina fotografica è indispensabile scattare in modalità manuale, rinunciando alla comodità della modalità automatica. 

Per poterlo fare è fondamentale conoscere la cd. regola del triangolo dell’esposizione (immagine n. 1).

Quando si parla di fotografia non si può non discutere di luce.  Fotografia infatti deriva dal greco e significa scrittura con la luce

Da ciò si può facilmente intuire come la luce sia il tema principale della scrittura fotografica e dell’appena citato triangolo dell’esposizione.

Come si può vedere dall’immagine n. 1  ISO, apertura e tempo di esposizione costituiscono i tre vertici del triangolo. 

Essi lavorano insieme per produrre una foto correttamente esposta. 

Se una variabile cambia, almeno una delle altre deve cambiare per mantenere la corretta esposizione.  

La prima delle variabili che descriverò è l’ISO:

Nella fotografia digitale l’ISO misura la sensibilità del sensore di immagine: più basso è il numero dell’ISO, minore è la sensibilità della fotocamera alla luce.

In termini molto basilari, l’ISO è semplicemente un’impostazione della fotocamera che schiarirà o scurirà una foto. 

All’aumentare del numero ISO, le foto diventeranno progressivamente più luminose. 

Ogni fotocamera ha una gamma diversa di valori ISO (a volte chiamati velocità ISO) che è possibile utilizzare. 

Un set comune è il seguente: ISO 64, 100, 200, 400, 800, 1600, 3200, 6400. Ecco un esempio nell’immagine n. 2 ( da sx verso dx ISO 64,100,200,400):

Molto semplicemente, quando si raddoppia la sensibilità ISO, si sta raddoppiando la luminosità della foto. Quindi, una foto a ISO 400 sarà due volte più luminosa di ISO 200, che sarà due volte più luminosa di ISO 100.

Per questo motivo, l’ISO può aiutare a catturare immagini in ambienti più bui o essere più flessibile riguardo alle impostazioni di apertura e del tempo di esposizione.

Il problema dell’affidarsi esclusivamente alla comodità dell’ISO (tralasciando apertura e tempo di esposizione) è che aumentandolo troppo si finisce con creare del rumore.

Il rumore è un’aberrazione luminosa o cromatica che porta ad un notevole peggioramento qualitativo della fotografia. 

Per questo motivo quando si scatta in manuale si cerca sempre di mantenere bassi i valori ISO (a meno che non siate costretti dalla mancanza di illuminazione naturale, artificiale o dalla scarsa qualità del sensore della macchina).

Di seguito, per chiarificare il concetto di rumore (o grana) ci saranno due immagini scattate durante un servizio di engagement, sotto una luce artificiale, una ad ISO 1600 ed una ad ISO 6400:



Come si può facilmente vedere la foto scattata ad ISO 1600 è correttamente esposta, senza alcun problema di rumore. 

La seconda foto, scattata ad ISO 6400, presenta invece una notevole riduzione della qualità, soprattutto nell’area della manica dove è presente una grana molto accentuata. 

Questo vale per la maggioranza delle macchine in commercio, anche se alcuni modelli nuovi (Per esempio la prodigiosa Nikon d750 e la nuovissima Nikon d780) soffrono meno questo problema e offrono delle immagini di altissima qualità anche ad ISO molto elevati.

Come fare a scattare una fotografia in manuale, senza grana, se la scena è poco luminosa e non si dispone di una macchina molto performante?

Le soluzioni sono molte, come per esempio il flash, la lunga esposizione o l’utilizzo di tecniche che permettano alla luce di rimbalzare. Tutte tematiche che esplorerò nei prossimi articoli.

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Nel frattempo, buona luce a tutti!


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